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2009 - "AUTUNNO MUSICALE FUORI COMO !!!"

43. FESTIVAL AUTUNNO MUSICALE / CANTO DELLE PIETRE

Su queste pagine si vuol dar spazio alle reazioni e alle lettere di solidariet�
che pervengono  per esprimere le proprie opinioni rispetto all' eventualit�
che l' Autunno Musicale a Como lasci la citt� di Como, dopo ben 42 anni di attivit� identificate con questa citt�.
Le attivit� continueranno con le proprie programmazioni, ma prioritariamente in altre citt� lombarde e in special modo a Milano.
Le attivit� sarebbero ospitate da altri copartecipanti, indipendentemente  dalle amministrazioni locali che hanno deciso di non sostenere il Festival, n� finanziariamente n� con azioni di promozione e di collaborazione.
Evidentemente � assai difficile pensare di svolgere il festival in una citt� che dichiaratamente non intende sostenerne il bench� minimo onere.

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Lorenzo Arruga

Oggetto: Stupore
No, non � possibile che si possa rinunciare alla vita, e ad una vita non precaria, dell'Autunno Musicale di Como.
E' assurdo, � colpevole, � cretino non operare perch� le sia garantita.

Per la sua storia, anche: era il luogo dove si andava ad ascoltare tutti insieme come ad una curiosit� impegnativa ma felice la musica contemporanea: si ascoltavano tanti autori oggi importanti e allora alle prime armi, gi� da quegli anni Settanta in cui la Biennale di Venezia era un salotto di pochi e un po' rissosi. E' il luogo dove la musica sacra antica ha trovato le sue ragioni e il suo fascino in piena comunicativa e in rapporto ricco e rivelatore con paesaggio, architettura, nobilt� popolare, discorso oggi ancora pi� fecondo e fondato. Nella sua provvida attivit�, sono orgoglioso d'avere partecipato attivamente a spettacoli su Mozart quando non si sapeva che sarebbe diventato popolare come un fratello. Ma sempre � stato un luogo di limiti finanziari travolti dalla fantasia e dal pensiero.

Festival innovatore e aggregante, non pu� essere trascurato dalle amministrazioni pubbliche: sarebbe compromettere la memoria, la storia, e il futuro.

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Davide Fent
Scrittore

Come il Barone Rampante di Calvino, o quegli intellettuali assisi sulla ciminiera, senza nessun mio merito intellettuale, ho avuto l� onore di far parte del Consiglio Direttivo dell� Autunno Musicale. Su indicazione delle Istituzioni fino a quando ho potuto sono rimasto, a compenso zero, cercando di sostenere Italo Gomez e Gisella Belgeri in questo loro Per Corso virtuoso che dura da pi� di quaranta anni. In un� ottica di una continuit� di una politica culturale, si � deciso di affidarsi a fondazioni private per organizzare mostre e manifestazioni di respiro internazionale, pu� essere utile, anche se ho sempre pensato visto quello che � successo, che l� Autunno Musicale avrebbe avuto vita migliore se fosse rimasto una Associazione Culturale.

Bisogna aprire la strada per un nuovo modo di finanziare l�Arte e la Cultura affinch� Como possa affrontare meglio le sfide nazionali ed internazionali.

Sicuramente va consolidata la collaborazione con i dicasteri della Cultura del Canton Ticino, per organizzare nell�ambito del progetto Insubria, asse Como-Chiasso-Lugano-Bellinzona, manifestazioni comuni.

Da tempo avevo sostenuto che Palazzo Terragni, conservato in maniera encomiabile in condizioni eccellenti dal Comando della Guardia di Finanza, che non fineremo mai di ringraziare, deve diventare un Museo permanente del Razionalismo.

La proposta di una Facolt� Umanistica  fatta da Monsignor Alessandro Maggiolini e dal Prof. Luraschi  andava,  va  sviluppata.

Scriveva Pier Paolo Pasolini nel 1973 �Molti lamentano (in questo frangente dell�austerity) i disagi dovuti alla mancanza di una vita sociale e culturale organizzata fuori dal Centro �cattivo� nelle periferie �buone� (viste come dormitori senza verde, senza servizi, senza autonomia, senza pi� reali rapporti umani). Lamento retorico. Se infatti ci� di cui nelle periferie si lamenta la mancanza ci fosse, esso sarebbe comunque organizzato dal Centro. Quello stesso centro che, in pochi anni, ha distrutto tutte le culture periferiche delle quali � appunto fino a pochi anni fa � era assicurata una vita propria, sostanzialmente libera, anche alle periferie pi� povere, addirittura miserabili.
Nessun centralismo fascista � riuscito a fare ci� che ha fatto il centralismo della civilt� dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che per� restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l�adesione a modelli imposti dal Centro � totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L�abiura � compiuta. Si pu� dunque affermare che la �tolleranza� dell�ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, � la peggiore repressione della storia umana. Come si � potuta esercitare una tale repressione?
Attraverso due rivoluzioni, interne all�organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema di informazioni. La strade la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema di informazioni � stata ancora pi� radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a s� l�intero paese, che era cos� storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un�opera di omologazione distruttrice di ogni autenticit� e concretezza. Ha imposto cio� � come dicevo � i suoi modelli: che sono modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta pi� di un �uomo che consuma� ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.

La storia dell� Autunno Musicale � sotto gli occhi di tutti,  l �Autunno Musicale a Como � nato nel 1967 ad opera di due musicisti, Italo Gomez e Gisella Belgeri, che individuarono in questa formula la possibilit� di sperimentare nuovi modi di proporre e offrire al pubblico i percorsi della cultura musicale.

La Direzione artistica � sempre stata unitaria e, patrimonio unico nel panorama italiano, ben raramente sono stati duplicati negli anni i brani proposti. Una ricchezza di programmazione che risulta oggi imponente e piena di stimoli.
Ogni edizione del Festival ha corrisposto a una tematica principale, seguita da alcuni filoni secondari. Molto spesso aprendosi ad altri rami, quali il cinema, la danza, la letteratura e poesia, i fatti storici o le radici etniche, le religioni e privilegiando innanzitutto i canoni della ricerca.

I nomi passati sono illustri e innumerevoli cito soltanto Carolyn Carlson e Riccardo Chailly, ma faccio dei torti alle innumerevoli Artiste e Artisti che hanno reso Como e la Provincia nota in tutto il  mondo anche per questa Manifestazione.

Mi viene in mente un Maestro purtroppo non molto ricordato come Giovanni Testori, l�autore de Il ponte della Ghisolfa, di In exitu e de La trilogia degli scarrozzati,e non solo � stato al centro di progetti  che hanno contribuito a riportare l�attenzione della critica e del pubblico su uno degli autori pi� importanti del nostro novecento letterario.  La cultura lombarda, nella sua paradossale marginalit�, offre a Testori uno stato di alterit�, che egli tende a sottolineare energicamente sia a livello tematico che linguistico. I segni impressi nell�immaginario si riversano infatti anche nel continuo sperimentalismo linguistico, che va dall�inserzione di frasi dialettali, sia pure per un intento neorealistico, come ne Il Dio di Roserio, al compiacimento del pastiche della Trilogia degli Scarrozzanti, composta in una lingua virtuale, risultata dalla fusione di latino, francese e milanese. Il radicamento nella realt� provinciale lombarda e l�interesse per le figure popolari si accompagnano in Testori a un altro motivo dominante, ovvero all�ossessione per il corpo e per il sangue. L�attenzione morbosa nei confronti della fisicit� pu� essere sicuramente considerata un retaggio della formazione artistica dell�autore, che � portato a concepire il reale in termini spaziali e visivi.
Ecco l� Autunno Musicale fanno parte del corpo e del sangue di Como e della Provincia, una riflessione � d� obbligo.

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Luciano Silvestri

pianista e musicologo
gi� Direttore della Accademia di formazione lirica del Teatro alla Scala


Cara Gisella,
                             mosso da quanto ho letto sulla Provincia di Como di questi giorni e considerando il problema dell' "emigrazione" dell'Autunno Musicale, non posso non manifestarti la mia reazione, non tanto come musicista tuo collega ed amico di antica data e neppure come gi� collaboratore del Festival - ch� le mie motivazioni sembrerebbero troppo affettivamente soggettive - ma con la semplice oggettivit� di spettatore che ritrova nella propria memoria le ragioni dell'esistenza stessa del Festival .
                 Poich� oltre al valore e all'interesse delle manifestazioni mi vengono in mente i re-incontri che avevo occasione di fare con molte persone dell'ambiente musicale milanese che, come me, accorrevano a scoprire i contenuti sorprendenti, persino insolitamente bizzarri, di tante serate . Ci si muoveva da una citt� non certo povera di proposte culturali richiamati dall'eccentricit� stimolante e talvolta problematica dell'Autunno, la cui fisionomia originale sarebbe servita da punto di riferimento a tutti i festival fioriti poi negli anni '70 e '80 . E quando si consultavano i programmi e i comunicati del Festival si leggeva: Autunno Musicale a Como .
Questa citt� particolare per tante caratteristiche che ritengo superfluo elencare
era la naturale collocazione di un'attivit� culturale altrettanto speciale: si era creato un binomio ovviamente logico, inevitabile .
                 L'annunciato dirottamento dell'Autunno verso altre localit� anche se pesantemente motivato risulta tuttavia sorprendente e istintivamente inaccettabile.
Si sa che le istituzioni culturali forse pi� di tanti altri fenomeni non possono veleggiare con una continua bonaccia. Sulla rotta possono anche emergere gli scogli di diversi modi di intendere i programmi e il loro svolgimento; perch� tutto, ad essere pessimisti, � opinabile . Ma nel caso dell'Autunno Musicale il luogo Como � e deve rimanere un punto fermo.
                  Possibile che tra le persone-chiave che presiedono alla cosa pubblica non ne intervenga una che avverta questa esigenza? Da quel che si apprende pare proprio che sia cos� : Ma � duro doverlo credere .
 Insciallah .....

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Paola Jarach Bedarida 
Vice presidente Comunit� ebraica di Livorno

Caro Italo,
 non posso che provare amarezza per i fatti di cui mi hai reso partecipe.
Una citt� come Como, citt� d�arte e di grandi tradizione culturali che volutamente perde il Festival Autunno Musicale ! Un Festival che vanta 42 anni di storia, capace di coniugare abilmente il patrimonio culturale locale a quello europeo e ancor pi� di integrare, nelle proprie programmazioni, temi di grande attualit�: per citarne uno, il dialogo interculturale.
 
Ho potuto condividere le tue capacit� artistiche, ideative e creative, collaborando intensamente con te durante il mio incarico a Vicesindaco di Livorno e nel corso dei 16 anni di mia Presidenza della Comunit� Ebraica di Livorno e di cui ora sono il Vicepresidente.
 
In particolare a Livorno si sono radicate, verso la fine del 1500, le comunit� ebraiche sefardite, dopo l�espulsione dalla Spagna; la citt�, con la toscana tutta, ha saputo assorbirne e rielaborarne le specificit� culturali in un processo di integrazione che ha dato origine a prodotti culturali importanti dal punto di vista linguistico, letterario e musicale.
 
Tu, Italo, sei stato capace di pensare per Livorno un modo di programmazione, rivelatosi innovativo e alquanto stimolante, in grado di affiancare la trattazione di argomenti e aspetti storici locali a forme di comunicazione (spettacolari e non) e di offrire al cittadino spunti per una esplorazione del proprio passato e per una riflessione sull�importanza di valorizzare quanto ci sta alle spalle.
 
In questo viaggio sulla cultura sefardita, � stata fortemente positiva l�esperienza vissuta da Livorno quando ha raccolto il tuo invito a partecipare, nell�ambito della rete di partenariato internazionale da te sviluppata, al progetto sostenuto dall�Unione Europea e di cui tu sei stato l�ideatore.
 
E� proprio in tale contesto che ha preso forma la stretta collaborazione con la Municipalit� di Gerusalemme e la sua Sinagoga italiana; fondamentale il ruolo svolto dall�allora Vicesindaco di Gerusalemme David Cassuto con il suo coinvolgimento, sempre intenso e partecipato.
Uno dei punti di approdo della rete di partenariato � stata una grande mostra circuitante sugli Ex Libris della cultura ebraica in Italia.
 
Anche a nome di tutti gli amici di Livorno, ti esprimo solidariet� per la situazione inaccettabile che sta vivendo il tuo Festival, proprio nella stessa citt� cui tu hai dedicato 42 anni della tua vita professionale con l�intento di portare la Cultura pi� vera, elemento indispensabile nella crescita e nello sviluppo di una comunit�.
 
Tanti auguri.

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Francois Zabbal
Responsable de l�Unit�, Rencontres et D�bats
Institut du monde arabe,
Paris

    Cher Italo Gomez,
Je viens d�apprendre avec surprise et inqui�tude les risques encourus par le FESTIVAL AUTUNNO MUSICALE de Como � la suite des restrictions budg�taires que vous subissez de la part de la Ville et de la R�gion.

Cette nouvelle est particuli�rement f�cheuse pour nous tous qui avons collabor� avec vous au fil des ann�es dans l�organisation de projets � dimension europ�enne et m�diterran�enne. En effet, le Festival a �t�, avec la structure Culture dei Mari que vous pr�sidez, un partenaire essentiel de notre Institut du monde arabe. Ensemble, nous avons organis� de nombreuses manifestations que ce soit � Como, � Paris ou ailleurs. Ainsi un grand colloque s�est tenu � Como en novembre 2000 comme pr�lude � de nombreuses actions � Alexandrie et � Paris.
J�esp�re toutefois que l�espoir demeure que les autorit�s se ravisent afin de vous permettre de poursuivre votre action.
Avec mon plus cordial et sinc�re soutien pour votre cause.

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Loris Azzaroni
Musicista e docente universitario
Presidente Accademia Filarmonica di Bologna

Apprendo con grande preoccupazione che l'Autunno Musicale corre seri rischi di non potersi tenere nella citt� che lo ha visto nascere e che ad essa, Como, ha fatto vivere grandi stagioni di fine, intelligente e avanzata programmazione culturale.
Non si possono cancellare di colpo, senza valutarne la grave perdita che in tal modo si arreca alla cultura, decenni di lavoro rivolti allo studio e alla realizzazione di produzioni d'avanguardia, alla valorizzazione di momenti della storia della musica altrimenti dimenticati, alla lungimirante apertura verso settori della musicologia un tempo quasi del tutto sconosciuti in Italia. Basti ricordare, tra questi, il primo festival dedicato all'etnomusicologia nei primi anni settanta e i seminari di studio che ne seguirono negli anni, cui parteciparono alcuni degli studiosi pi� importanti, oggi purtroppo scomparsi, come Roberto Leydi, Pietro Sassu e Tullia Magrini.

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Marina Spreafico
Presidente del teatro Arsenale - Milano

Ho saputo delle difficolt� in cui versa il Festival, e ne sono indignata e sorpresa. Come cittadina, come artista e come comasca.

Devo al Festival, come tanti altri, un�importante  parte della mia formazione artistica. L�Autunno Musicale � un Festival di eccellenza per la straordinaria e mai banale programmazione, per la lungimiranza che ha sempre dimostrato (quanti artisti ha scoperto? Innumerevoli, poi riconosciuti nel mondo intero!), per la qualit� eccezionale delle proposte. Como avrebbe potuto, grazie al Festival, se avesse saputo approfittarne, essere ben pi� nota come centro artistico e musicale che Spoleto ai suoi bei tempi. Che spreco, che peccato, quanta ignoranza!  

Caro Autunno Musicale, spero che tu abbia quello che ti meriti: riconoscimento, mezzi per sopravvivere degnamente, e i sentiti ringraziamenti di un�intera citt� e dei suoi amministratori.

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Antonello Mattone
Direttore del Dipartimento di Storia dell'Universit� degli Studi di Sassari
Vicepresidente del Teatro di Tradizione "M. L. De Carolis".

Caro Italo,
resto sconcertato di fronte alla notizia, che mi annunci, del possibile abbandono da parte del Festival Autunno Musicale della sua citt� natale e del forzato trasferimento della programmazione in altre citt�.

Tale decisione, infatti, significherebbe per Como perdere il pi� valido e qualificato strumento di promozione del proprio patrimonio storico-culturale a vantaggio di altre realt� lombarde e delle loro tradizioni ed eredit� culturali.

Da numerosi anni, sono testimone del tuo operare per valorizzare il patrimonio architettonico delle citt� d�arte italiane mettendo a disposizione la tua qualificata e non comune esperienza professionale anche nella provincia di Sassari. Non posso non ricordare gli innovativi risultati ottenuti dalla tua azione, portata avanti con entusiasmo e competenza, volta all�individuazione di innovative forme di comunicazione artistica e alla ricerca di nuove tipologie di organizzazione culturale che legassero il patrimonio dell�Italia continentale alla cultura isolana.

Cito, in particolare, l�avvio di un progetto dedicato alla musica medievale che, pur considerando prioritario il compito della tutela, della finalizzazione e della funzione degli edifici sacri risalenti a quel periodo storico, ha saputo coniugare nel pubblico, in forma straordinaria, ascolto della musica ed esplorazione delle ricchezze architettoniche del passato.

Il pluriennale rapporto di collaborazione che ha legato le citt� di Sassari e Alghero al Festival Autunno Musicale si � svolto anche nell�ambito di un piano di attivit� - tu Italo ne sei stato il promotore - sostenuto dall�Unione Europea sul tema della cultura occitana.
La prestigiosa rete di partenariato internazionale sviluppatasi in tale contesto e di cui Alghero � stata una delle protagoniste, ha offerto alla citt� sarda nuove opportunit� di internazionalit� e di riscoperta delle proprie risorse e realt� culturali.
E come non ricordare le iniziative realizzate in omaggio a Luigi Nono, una delle personalit� pi� importanti della musica del nostro secolo e vissuto per tanti ani ad Alghero ? Sono state promosse in collaborazione con il Festival Autunno Musicale e tu ne sei stato l�animatore primo.
Altrettanto intensa e fattiva la collaborazione dell�Ente Concerti De Carolis di Sassari- Teatro di Tradizione con il Festival Autunno Musicale: uno dei suoi effetti � stata la nomina a direttore artistico dell�Ente Concerti del maestro Marco Spada, figura di primo piano nel mondo della cultura.
Ecco le ragioni per le quali mi auguro vivamente che il Festival Autunno Musicale resti a Como, per proseguire il suo percorso di arricchimento culturale a favore della citt�, iniziato ben 42 anni fa.

In bocca al lupo

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Enzo Beacco
critico musicale, 
gi� direttore artistico della Societ� del Quartetto di Milano

Certo che mi associo alla campagna.
Sono infatti pi� di 40 anni che seguo, partecipo, collaboro con l'Autunno Musicale di Como. Oltre al tanto di nuovo che vi ho trovato nei pi� disparati settori della musica, ho sempre ricavato l'enorme piacere di combinare la scoperta con il divertimento. Mi ha insegnato a essere ancor pi� curioso nell'ascolto e sempre pi� aperto nell'associazione di oggetti musicali tanto diversi.
E poi la gente che si incontrava, i luoghi: Villa Olmo, Como, il lago...
Impossibile pensare di non avere pi� l'Autunno Musicale, a Como.

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Claudio Desderi
cantante e direttore artistico

Tutto ci� che posso "fare" (� la politica di oggi no?) sara poco in confronto al "fare" dell'Autunno Musicale di Como da sempre e non solo perch�..avevamo vent'anni!
I delitti si susseguono  e le spoglie delle pi� belle creature della vita musicale del dopoguerra non si devono lasciar fossilizzare.
Toto corde.

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Bruno Cortese
Sindaco di Santa Severina

Ho avuto notizie che il Festival Autunno Musicale si trasferisce da Como ad altre citt�, in quanto gli enti locali ritengono di non dover pi� finanziare questa iniziativa.
La citt� di Santa Severina che � uno dei �borghi pi� belli di Italia� chiamata anche la �Nave di Pietra�, di cui sono attuale sindaco, ebbe la fortuna di incontrare il M� Italo Gomez parecchi anni fa, - eravamo membri di uno stesso Comitato Nazionale per la cultura - e con lui abbiamo studiato come attivare culturalmente una citt� d�arte particolare come Santa Severina.
E� stato un processo lungo, ma oggi fa si che la mia citt� sia rinomata in Italia e in Europa come citt� d�arte in cui la cultura fa interagire oltre all�aspetto monumentale che � straordinario - basti pensare al Castello Carafa  che � uno dei pi� belli e meglio restaurati di Italia - la musica e il teatro, creando un vero e proprio Festival interamente dedicato ai giovani musicisti. In questi ultimi 8 anni unitamente a Gisella Belgeri e l� iniziativa promossa dalla Federazione Cemat, abbiamo avuto una collaborazione che ha consentito di far diventare Santa Severina la citt� dei giovani musicisti, con Suono Italiano per l� Europa.

Con Gomez siamo anche riusciti a intensificare il rapporto interreligioso con le fedi cristiane d�Oriente, e da questo rapporto nel marzo del 2001 � sorto nella nostra citt� il �Centro studi bizantini� inaugurato  alla presenza del Patriarca di Costantinopoli Bartolomeo Primo.
.
Quanto avviene a Como mi sorprende la nostra � una piccola citt� che con grande sacrificio dedica una  parte consistente delle poche risorse del suo bilancio alla cultura . Questo ha incrementato una presenza turistica eterogenea molto forte, a differenza del passato in cui il turismo era connotato da una presenza  di soli studiosi e specialisti.

Mi auguro vivamente che il Festival Autunno Musicale rimanga nella citt� che lo ha visto nascere e crescere in ben 42 anni di fermento artistico e concertistico e che possa proseguire il suo percorso di arricchimento e di produzione culturale non solo locale ma a livello nazionale ed internazionale

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Tommaso Rossi
flautista, Direttore artistico Dissonanzen,  Napoli


Cara Gisella
Trovo incredibile quanto vengo a sapere sulle sorti dell�Autunno Musicale di Como. Si tratta di un punto di riferimento importantissimo per la cultura musicale italiana, tanto � vero che stento addirittura a credere che si possa oggi trovarci a ragionare sul fatto che esso possa scomparire. Ma tant��. Risulta evidente che il cortocircuito tra politiche nazionali e politiche locali va a tutto discapito della musica e della cultura.
D�altra parte ascoltando le deliranti dichiarazioni di Brunetta tutto va in questa direzione...
Ma andiamo avanti

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Mons. Giuseppe Greco
Direttore della
Biblioteca Arcivescovile Alagoniana
Curia Arcivescovile di SIracusa

L�attivit� di promozione culturale portata avanti per diversi decenni dal m� Italo Gomez � universalmente conosciuta e riconosciuta. In questo contesto il mio apprezzamento personale � fortemente motivato perch� fondato su esperienze suggestive di collaborazione sia da quando l� ho conosciuto, nel 1990, nella mia qualit� di Vicario Generale dell� Arcidiocesi di Siracusa, giungendo fino ai nostri giorni nei quali faccio parte del Comitato Nazionale per il IX Centenario della morte di S. Anselmo d� Aosta.
Il Comitato Culture dei Mari con l� Autunno Musicale a Como, che egli ha animato � profondamente emblematico.Infatti il Mare Mediterraneo diventa segno e strumento di dialogo fra le varie culture. Oggi l� impegno del Maestro Gomez si colloca nel cuore della nostra societ� che divente sempre pi� una societ� multi-culturale. Pertanto l� ampia visione dialogica che il maestro possiede e comunica diventa indispensabile. E non � un caso che egli promuova la musica di eccellente qualit�. Questa, infatti, costituisce un linguaggio universale che unisce e affratella gli uomini elevando l� animo in un cammino di vera promozione umana.

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Anna Crespi
Presidente �Amici della Scala�

Caro Italo,
rompere una tradizione vuol dire seppellire nel passato un patrimonio costruito nel tempo con soldi e fatica. Quando i soldi sono pochi � un danno grave sopprime un patrimonio esistente. Costruirne uno nuovo costa di pi� e frutta di meno. Visto in questa prospettiva, spegnere il Festival di Como � un errore che chiunque abbia il senso della cultura e della sua utilit� non deve commettere.

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Guido Barbieri
critico musicale e docente
gi� direttore artistico  di Contemporanea, Musica per Roma

certo che mi associo, ci mancherebbe, ... Costringere l'Autunno Musicale di Como a "emigrare" (e dove?) significa negare identit�, memoria e futuro ad un festival che in quarant'anni non solo ha creato un sapere musicale originale e inventitvo, ma ha anche saputo creare un legame forte tra il respiro internazionale delle proposte e il radicamento nella cultura locale, facendo conoscere ad almeno ad tre generazioni di spettatori opere, musiche e musicisti del passato remoto e del nostro tempo. La decisione degli ammistratori locali, se verr� confermata, � la conferma della totale cecit�, dell'incoscienza, della brutale arroganza di una classe politica ormai incapace di guardare al di la dei gretti interessi elettoralistici del mometo. Uno scandalo che dovrebbe far gridare di indignazione ogni cittadino minimanente cosciente del proprio diritto alla cultura.

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Bruno Pianta
Gi� Responsabile Settore Etnofonico
Della Regione Lombardia e
Animatore Almanacco Popolare

�Occorrer� una buona volta riconoscere e apprezzare l� importanza storica dell� Autunno Musicale a Como nel contesto di valorizzazione delle musiche etniche della tradizione orale italiana ed europea.
Inserire in un contesto di musica �alta� le sonorit� e le logiche musicali della tradizione popolare, con concerto e seminari che il pi� delle volte hanno visto protagonisti gli stessi esecutori popolari � stata una scelta di provocazione culturale di altissimo significato, che si � avvalsa dell� autorit� scientifica di Roberto Leydi.
E tutto ci� ben prima che venisse di moda parlare di identit� culturali e di culture locali�

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Valerio Tura
Atelier Musicale , Bologna
gi� vicedirettore artistico,Theatre La Monnaie Bruxelles

Cara Gisella,
Come potrei dire di no a una richiesta che mi arriva da te e da Italo, che all'Autunno Musicale siete stati i miei primi "datori di lavoro" in assoluto, nell'ormai lontanissimo 1974, quando ero ancora studente...!?
Ad esempio potrei scrivere - per esperienza diretta - che senza l'esperienza svolta all'Autunno Musicale di Como come "apprendista", e senza gli stimoli culturali che a Como ho ricevuto, e che fra l'altro hanno "fecondato" la mia formazione professionale, forse non avrei potuto impostare allo stesso modo la mia carriera professionale, n� stabilire le mie prime relazioni nel settore...
Ma purtroppo non sono certo che di queste cose importi qualcosa a qualcuno...
Avrai certamente sentito la recentissima esternazione di Brunetta, che ha pubblicamente tuonato contro i "parassiti del teatro lirico", e ha esortato Bondi a tagliare il FUS con mano sempre pi� ferma e radicale, perch� questi "parassiti" debbono imparare che cosa significa "confrontarsi col mercato�

Mi spiace dirti che sono un po' pessimista...
Datemi notizie.
Grazie.

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Edwin Ortega del Chiaro
Dirigente informatico

ho avuto la fortuna nella mia giovent� negli anni 70 di vivere il Festival Autunno Musicale da vicino, e posso dire senza timore a sbagliare che � stato per me una esperienza culturale che ha arricchito e cambiato la mia vita e ha segnato la strada dei mie interessi e delle mie passioni.
Ero venuto in Italia per l� Universit� e mi sento un �comasco� di cuore e adesso che vivo lontano dal Lario; mi preoccupa la possibilit� che un patrimonio della citta, l'Autunno Musicale a Como, vada altrove o sparisca perch� i suoi politici non riescono a sostenere o a capire il valore che una manifestazione come questa,  che � elemento formatore di una giovent� e di un pubblico che molte volte trova come referente solo una cultura di massa, �light�, di facciata, lontana della essenza della cultura italiana e europea.
In mezzo a problemi enormi odierni come l'immigrazione, non ci si accorge che il modo giusto di formare una nuova societ� la soluzione non � rigettare al mare i nuovi arrivati, ma di mettere come punto centrale di riferimento la cultura italiana, quella che � riconosciuta in tutto il mondo come origine e pietra basale della cultura occidentale.
Sar� perch� da lontano, abito in Colombia, � normale vedere come i nostri politici si interessino pi� al gossip e agli spettacoli vuoti di contenuti, ma quando si guarda con distacco si sa con certezza che sel�  Italia rinuncia alla cultura, rinuncia a se stessa, alla  sua identit�, alla sua capacit�  di creazione, alla sua capacita di innovare e trasmettere arte e bellezza (base e sostegno ad esempio del � Design italiano�).
Come dimenticare che l'Autunno ha orientato alla curiosit� culturale i ragazzi di varie generazioni, ha aperto ad un pubblico per la musica sacra e da Camera , e fu uno dei primi spazi in Italia dove la musica contemporanea ed elettronica ebbe la possibilit� di svilupparsi, senza dimenticare le meravigliose �scoperte� nel settore della musica popolare col lavoro svolto in compagnia del Maestro Roberto Leydi e le sue ricerche etnomusicologiche. Ma non voglio fare un elenco delle tante cose belle fatte dall� autunno, dei musicisti che hanno risuonato nelle sale e chiese comasche.
Voglio solo sottolineare che le opere umane si fanno sempre con fatica, con gli sforzi di tanti, che mattone a mattone creano mondi utopici che servono da carburante per creare e rinnovare progetti di vita per i popoli e gli individui.
Ma queste opere si distruggono in secondi, basta un no di un Sindaco o di un decisore politico per cancellare d�un tratto quello che si � fatto in 42 anni.

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Marco Spada
Direttore Artistico "Ente Concerti De Carolis"
Sassari

"Nel corso della sua pluriennale esperienza di operatore musicale il M� Italo Gomez tra i tanti ha avuto un merito principale: ha sprovincializzato il mondo musicale italiano, arroccato spesso in programmi e iniziative codificate nel tempo. Non si dice solo della sua Direzione Artistica alla Fenice di Venezia, ma di tutti i progetti, come ad esempio "Culture dei Mari", che hanno unito e avvicinato moltissimi paesi del Mediterraneo, distanti prima per culture e geografia, rimettendo in circolo un patrimonio culturale musicale di immenso valore. La sua presenza in Sardegna, in particolare nel 1996, ha segnato una collaborazione proficua con l'Ente Concerti de Carolis, in particolare per il repertorio in lingua catalano-algherese, che gli stessi sardi conoscevano poco. Per questo spero che l'Autunno Musicale a Como possa persistere nel suo compito di importante volano culturale della Regione Lombardia"

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Luca Ciammarughi

Bisogna assolutamente parlarne in radio, ci avevo gi� pensato. Tu che mi scrivi sei Gisella? Organizziamo un'intervista in modo da spiegare bene questa assurda situazione!
io sono in onda tutti i gg (dal luned� al venerd�) dalle 16 alle 17.30.
a prestissimo

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Francesca Fortuna
istituzione universitaria dei concerti  Roma

Cara Gisella,
certamente mi associo alla petizione e mi auguro che tante voci di solidariet� possano sensibilizzare gli enti locali e assicurare un futuro all'Autunno Musicale di Como.
Un caro saluto

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Fausto Sebastiani
presidente nuova consonanza

Cara Gisella
convinto del prezioso  lavoro che tutti gli organizzatori musicali italiani realizzano per il nostro paese sottoscrivo a nome di Nuova Consonanza il tuo appello.

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Francesco Biraghi
docente di chitarra al Conservatorio di Milano e antico amico dell�Autunno

Ciao, Gisella.
 
L�Autunno Musicale coltiva da sempre il Bello, e qui invece si va solo verso l�abbrutimento. E� un processo subdolo ma premeditato,ed ha per scopo ultimo il dominio di una popolazione rimbecillita. Per farmi pensare che l�Autunno meriterebbe imperitura fortuna mi basta riandare con la mete ad un paio di performance di Michael Aspinall che ho scoperto da voi molto, molto tempo fa. Al Ministro Brunetta non basterebbe studiare una vita per provare a raggiungere un decimo della bellezza che c�� in un festival musicale. Questa classe politica che coltiva il Nulla mi suscita un inarrivabile ribrezzo.
 
Spero che ce la facciate a non chiudere bottega. Se c�� da prodursi in una maratona concertistica di solidariet� verr� volentieri a dare il mio modestissimo contributo.
 

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Manuela Molteni

Cara Gisella sono perfettamente d'accordo con te. E' ridicolo che dopo 42 anni di Autunno Musicale non ci sia pi� occasione di ascoltare interpreti eccezionali od emozionarci per spettacoli culturali di alto livello, come eravamo abituati a sentire. Sicuramente firmer� la petizione.

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Erik Ortega

I have lived in several cities and countries since I was in Como for the Autunno Musicale in 1979, Bogota and Medellin Colombia, Veracruz, Mexico City and Monterrey Mexico, Houston and Tulsa Oklahoma in the USA, and I have tried to find Cultural Events similar to the Autunno, but in all cases they were catering to the basic culture and basic tastes of the regions making them narrow and chauvinistic in historic extension, artistic variety, and cultural reach.
But remembering the Autunno Musicale, how universal it was, how profound the evolution and linkage of the different and abundant venues were, the generosity of the cultural teachings and the feeling of richness after the cultural rollercoaster that was the Autunno, I assure you that the Autunno musicale is one of the premier Global and Cultural events, and I envy the citizens of the Commune di Como that have access to this cultural gem year after year.
As a self testimony of the greatness of the Autunno I�ll list some of the venues explored and researched in 1979:
  • Court Musicians (France, Spain, England, Italy)
  • Religious inspiration in Music �
  • Violino, Violoncello e Pianoforte �
  • Unknown Pioneers of the new music �
  • 1900-1920 Tonal expansion �
  • Computer Music �
  • Symphonic Concerts �
  • Oggidanza, Oriental �
  • Oggidanza, Contemporary �
  • Instruments of Popular Music �
  • Public and Poets �
  • Space/ Sound / Image
  • With several collateral events and round tables. 
Reviewing the program I realized that for us, the other humans that do not live in Como, to get an exposure of the magnitude of the Autunno, we have to go to the university in order to obtain a remote taste of what is offered in the Autunno Musicale feast, and not live and direct like Como, but in recordings and in 3rd person.  This reflection shows me the genius and generosity of the  Autunno.
Please keep the Autunno Musicale a Como in Como not out of Como.
Thanks

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Tiziana Fumagalli
Coro Hildegard von Bingen

Cara Gisella
non posseggo un fax e non so come esprimere la mia solidariet� rispetto alla campagna di sostegno. Vorrei aggiungere ovviamente il mio nome e quello del coro che dirigo, all'elenco dei sostenitori, elenco che, sono sicura, sar� lunghissimo.  Fammi sapere quali alternative ho rispetto al Fax.
A presto con fiducia e affetto
Tiziana Fumagalli

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Lorenzo Cimino
Segretario Generale
CGIL LA SPEZIA

Caro Italo

Sono esterrefatto; non riesco a trovare motivi giustificabili per cui un�amministrazione pubblica, indipendentemente dalla sua linea politica rinunci ad un istituzione che da 42 anni ha messo a disposizione esperienza e competenza per favorire e promuovere la crescita culturale della citt�.
Motivi ancora pi� assurdi se si considera cfhe il Festival Autunno Musicale si avvale da sempre e con continuit� di contributi stanziati dal Ministero dei Beni Culturali, dall�Unione Europea e da Fondazioni Bancarie.
Quella che posso comprendere e giustificare � invece la scelta del Festival di immaginare altre sede d�ove operare.
Ho avuto l�opportunit� di avviare, anni fa la mia attivit� di musicista condividendo la straordinaria avventura nella costruzione del circuito Culture dei Mari.
In particolare per tutta l�Amministrazione Comunale della Spezia guidata da Giorgio Pagano si � venuto a creare un rapporto di collaborazione continuo e fattivo fra la citt� della Spezia el il Festival Autunno Musicale in termini di coproduzioni e partenarizzato. Caro Italo, ti manifesto tutta la mia solidariet� anche nelle mie nuove funzioni sindacali e sono lieto di testimoniare la validit� delle finalit� del Festival, che da sempre dirigi e affermare l�alto livello delle tue scelte artistiche.

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Luigi Di Fronzo
critico musicale

Grazie dell'invito a farlo. Invio ferma disapprovazione per ci� che 
sta avvenendo e max solidariet� al vostro prezioso lavoro come 
Autunno Musicale a Como.
 
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Staff della Federazione Cemat

Tutti noi conosciamo bene la �questione Autunno�.
Tutti noi abbiamo collaborato  con l�Autunno Musicale  e conosciamo bene le programmazioni che hanno fatto di questo Festival uno dei punti di riferimento del panorama musicale italiano.
Abbiamo incontrato in questi anni molti artisti che sono passati all�Autunno, magari quando non erano ancora �famosi�, e che hanno trovato nel Festival proprio un trampolino di lancio. Anche in questi ultimi anni, non certamente  facili, molti giovani hanno avuto la possibilit� di  esibirsi su questo palcoscenico che � straconosciuto e apprezzato a livello internazionale. 
La citt� di Como non dovrebbe disperdere questo patrimonio, anzi dovrebbe far buon uso della promozione che il Festival ha dato alla citt� e riconoscere le professionalit� che si sono formate all�interno dell�Ente sotto la guida attenta del Maestro Italo Gomez e della Prof.ssa Gisella Belgeri che nonostante gli impegni che la tenevano lontana dall�oraganizzazione attiva del Festival non ha mai abbandonato l�Istituzione.
Cari amici dell�Autunno Musicale (permetteteci di considerarvi tali), sappiate che avete tutta la nostra solidariet� e appoggio.

Carla Pappalardo, Gianni Trovalusci, Maria Orfei, Carlo Di Giugno, Francesco Cavallini, Claudia Luongo, Teresa De Minicis, Bruno Fornara, Maurizio Cappellari, Elena Marelli          

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Alessandra Abbado

SONO ALLIBITA DALLE NOTIZIE CHE MI MANDI.
NON STA A ME DIRE QUALE RIFERIMENTO SIA L�AUTUNNO MUSICALE.
HAI TUTTO IL MIO SOSTEGNO E SE POSSO FARE QUALCOSA DI CONCRETO FAMMELO SAPERE.

SE FAI PER COMO UNA SOTTOSCRIZIONE CI SAREMO .
TI ABBRACCIO
UN CARO SALUTO ANCHE A ITALO


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Antonio Spallino
Sindaco di Como nei primi vent' anni dell' Autunno Musicale

Cari amici.

desidero aderire alla Vostra esemplare iniziativa in difesa dell' Autunno musicale.

affettuosamente.

Nino Spallino


trasmessa p.c.  al giornale l' Ordine

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Francescantonio Pollice

vice presidente AIAM
direttore artistico A.M.A. Calabria

Ho letto con profonda amarezza le notizie circa la paventata chiusura a Como del celebre Autunno Musicale festival che � stato ed � punto di riferimento per tanta parte della cultura musicale italiana.
Le scelte originali, la qualit� degli interpreti, il coinvolgimento attivo di importanti personalit� della musica tanto interpreti che studiosi, hanno fatto dell'Autunno Musicale non soltanto una delle iniziative musicali pi� interessanti realizzate nel nostro paese ma anche una delle vetrine pi� luminose della programmazione musicale italiana nel contesto internazionale.

Devo anche sottolineare che nel corso di un mio recente viaggio a Lugano ho incontrato Aoi Kono la moglie giapponese del grande grafico Max Huber e con Lei abbiamo ricordato i tempi in cui suo marito realizz� per l'Autunno Musicale la grafica del materiale promozionale. La scelta di una personalit� come quella di  Max Huber, che occupa un posto di rilievo nella storia della grafica d'autore, segna con quanta cura i responsabili dell'Autunno Musicale procedevano nel settore della comunicazione che, per taluni, potrebbe rappresentare un particolare rispetto alla programmazione artistica. Anche con la grafica, dunque, lo straordinario duo costituito da Gisella Belgeri ed Italo Gomez rappresentava, quel carattere innovativo che � stata la "cifra stilistica" dell'appuntamento lariano.

Mi auguro che chi ha responsabilit� di governo possa riconsiderare le proprie valutazioni e sostenere ancora l'Autunno Musicale a Como che, privata di questa significativa iniziativa culturale, sarebbe certamente pi� povera.



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Sandra Mantovani Leydi

Carissimo Italo,

Mi chiedo, e chiedo a chi sa dare una risposta, che cosa perde Como senza �l�Autunno Musicale�. Chi ha frequentato questa bellissima manifestazione, chi ci ha lavorato, dagli allestitori agli artisti, ognuno crede che non si possa pensare di rinunciarvi.
Io che ogni anno sono stata presente, ho bene in mente l�entusiasmo che da sempre anima tutti; non posso dimenticare le vecchie signore che scendevano dalle loro case nelle belle piazzette del centro portandosi una loro sedia per mettersi in un buon posto per la visione e l�ascolto migliore, chiacchierando con le loro amiche e vicine.
Accanto a loro, mescolati nel pubblico, grandi musicologi e musicisti da ogni paese, esecutori di ogni tipo di musica, spesso mai eseguita a Como, in uno scambio culturale davvero importante per tutti.
In quelle settimane Como era davvero centro della musica.
Vogliamo che Como abbia ancora il suo �Autunno Musicale� per la citt� e per tutti.

Sandra Mantovani

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Oreste Bossini
critico musicale

Cara Gisella,

aggiungerei anche il mio nome al folto gruppo di persone che hanno manifestato interesse per le sorti dell'Autunno Musicale.
Non vorrei che qualche malintenzionato pensasse che si tratti di un elenco di condoglianze, perch� non � cos�.
I momenti di crisi a volte servono anche per ritrovare lo spirito dell'inizio e a imprimere un nuovo slancio, dimostrando che non � cos� facile uccidere un mondo intero di cultura qual � l'Autunno musicale.
In fondo, il muro sul lungolago hanno dovuto buttarlo gi�...
Saremo con voi a Como come a Milano o altrove, un caro saluto

Oreste 


sulla Stampa
Articoli recentemente apparsi sulla stampa
in merito alla vicenda dell' Autunno Musicale a Como
Musica Sacra nel comasco
Concerti di musica sacra incentrati sulla figura di S. Anselmo d' Aosta, nel IX centenario della morte,
inseriti nelle programmazioni del Comitato Nazionale S. Anselmo
istituito dal Ministero per i Bemi e le Attivit� Culturali