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iniziativa de L’Ordine

La storica associazione musicale potrebbe finire a Milano dove sarebbe accolta a braccia aperte

Como deve fargli sentire la propria vicinanza: perché c’è il rischio che emigri a Milano, ospite dell’orchestra G. Verdi
di Elisabetta Broli


Venerdì 6 novembre alla sede de L’Ordine si darà l’adesione direttamente a Italo Gomez Gisella Belgeri

Solidarietà già arrivata dal mondo culturale internazionale, tra cui Jack Lang e Riccardo Chailly

Una firma per l’Autunno Musicale di Como,  nato nel 1967 grazie a Italo Gomez e  Gisella Belgeri. Una firma – venerdì 6 novembre  nella sede de L’Ordine – per trattenerlo  a Como, perché quel la che ora è  soltanto una possibilità, trasferirsi a Milano  e su invito dell’orchestra G. Verdi, non  diventi un fatto compiuto. La nostra città  perderebbe un’altra eccellenza, su questo  no n ci s ono dubbi, che per u n quarantennio  ha lasciato segni profondi nella sua  vita culturale, difficili da cancellare nei ricordi  di quanti, an no do po a nno, eran o  conquistati dalle sue proposte uniche.  Sarebbe la seconda volta che l’Autunno va  in esilio, la prima è stata per la diciannovesima  edizione, ma quella volta restò a  Milano solo un anno. Adesso...  ...la situazione sembra più grave, perché  non è solo per  una questione economica.  Innanzitutto  Italo Gomez e Gisella  Roncoroni chiedono  di capire se i  loro sforzi “oggi hanno  qualche logica  con la vita della città.  E rispetto agli  estimatori direi di sì”  secondo le parole di  quest’ultima. E’ rispetto alle amministrazioni  pubbliche che viene il dubbio  che l’offerta culturale dell’Autunno  non sia condivisa, anzi “hanno fatto capire  no a chiare lettere”. Tradotto significa  che non c’è la possibilità di avere  spazi e collaborazione, con un assessore  alla cultura “che non si occupa  della crescita dell’associazionismo, delle  realtà culturali presenti sul territorio”,  un Sergio Gaddi proiettato soprattutto  (o soltanto?) sulla grande mostra  di Villa Olmo.  E mentre l’orchestra Verdi pur di avere  l’Autunno Musicale mette a disposizione  il proprio auditorium, Provincia  e Comune (che evidentemente non ne  hanno mai compreso a fondo prestigio  e importanza) hanno già fatto sapere  che per gli spazi non interverranno e il  festival della musica dovrà come l’anno  scorso o pagarli o chiedere ospitalità  alle chiese, a San Fedele e San Giorgio  innanzitutto.  Gisella Roncoroni, in effetti, ha già  chiesto solidarietà al mondo della cultura  italiana attraverso una mozione in  cui, tra l’altro, scrive che “è difficile pensare  di svolgere il festival in una città  che dichiaratamente  non intende sostenere  il benché minimo  onere a fronte di un  impegno culturale e  artistico di rilevanza  riconosciuta da tutti”.  E per questo “le attività  continueranno  con le proprie programmazioni,  ma in  altre città lombarde e  in special modo a Milano, come già  successe nel 1985 e che si risolse allora  con un nuovo accordo con le amministrazioni  locali”.  Il nodo da scioglere è il seguente: “si  deve evitare che l’Autunno  Musicale debba  abbandonare la  città di Como per  l’insensibilità più totale  dei suoi amministratori?”.  Già parecchie le adesioni  dal mondo culturale,  da Jack Lang  già ministro della  Cultura francese a  Hugues Gall già direttore artistico dell’Opera  di Parigi, da Luigi Corbani fondatore  e direttore orchestra Verdi di Milano  al maestro Riccardo Chailly, Enzo  Beacco, Bonifacio Baroffio, il pianista  Michele Campanella,  i compositori Fabrizio  De Rossi Re,  Ajmone Mantero, e  Carlo Ferrario, fino  al soprano Mara  Zampieri e a Francois  Zebbal dell’istituto  Mondo Arabo di  Parigi giusto per fare  dei nomi.  Adesso una risposta  deve arrivare da noi comaschi, da chi  ama l’Autunno Musicale e la cultura e  la nostra città.  E per questo L’Ordine si fa promotore  di una raccolta di firme: venerdì 6 novembre  sono tutti invitati a passare dalla  nostra sede, in via Rovelli 4 a Como,  per dare la propria adesione direttamente  a Italo Gomez e Gisella Belgeri  (da qui al 6 novembre avremo modo di  riparlarne). Saranno direttamente loro  a chiarire eventuali dubbi e a ringraziare  per le firme, perché attorno ad  un festival ci sono molte cose, non è  soltanto una questione economica, banalmente  di euro.  E chi lo desidera può già da ora inviare  un’e-mail ([email protected]) oppure  mandare un fax (031.6871130).  Per far sì che il nostro Autunno Musicale  continui, e continui soprattutto a  Como. Non possiamo assolutamente  perderlo. È questo che la nostra firma  dirà agli amministraztori pubblici, a  Provincia e Comune e all’assessore Sergio
Gaddi.

L’Ordine 13/10/2009