"Dante - Le rappresentazioni"Inferno, Purgatorio e Paradiso vengono presentati in un�alternanza di testo parlato che cita i canti danteschi, sia con voce solista che in coro a voce parlata, accentuando per l�Inferno l�utilizzo fonico della parola di Dante, e per il Paradiso sottolineando invece l�aspetto celestiale. Il Purgatorio, in quanto area intermedia, � legato al personaggio di Arnault Daniel, trovatore provenzale citato da Dante nel canto XXVI del Purgatorio, che fu attivo tra il 1180 e il 1200. Questo poeta oscuro apparteneva al �trobar clus�, che si basava principalmente sulle acrobazie verbali. Viene considerato da Dante e altri scrittori come uno dei pi� illustri avanguardisti e grande maestro dell�amore. Dante lo definisce il �miglior fabbro del parlar materno�. Per le tre rappresentazioni sar� presente la Schola Hungarica, uno dei complessi di musica medioevale pi� affermati a livello mondiale, che utilizza musiche estratte da codici medioevali italiani (Ravenna, Nonantola) e composizioni di Costanzo Porta. Le parti cantate e recitate saranno intercalate da musiche tratte dal canto romano antico, sottolineate con frammenti di musica polifonica medioevale italiana. La partitura musicale e testuale seguir� di pari passo l�evoluzione delle cantiche, dall�orrido rumore dell�Inferno al canto melodico delle anime penitenti, fino all�armonia delle sfere, ricavando una sorta di enciclopedia dell�universo sonoro, contemporaneo al sommo poeta fiorentino. |