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"Personaggi in territorio lariano: CARLO DOSSI E LA FAMIGLIA BRENTANO"

Ci si ispira alla ricerca dell’influenza dell’Italia e del Mediterraneo nella cultura dell’Europa centrale che trova la sua espressione massima in Goethe (vedi il viaggio in Italia). Ho voluto fare un lavoro particolare mettendo l'accento sull’interesse della cultura e degli intellettuali italiani rispetto all’esperienza che gli esponenti del tardo romanticismo tedesco esprimono nei confronti della loro società.

Analogamente, in questo confronto è molto importante sondare le motivazioni artistiche ma anche politiche della “scapigliatura milanese”, che si scaglia contro il provincialismo, l’azione politica e chi la rappresentava al momento. Questo porta a posizioni se non proprio rivoluzionarie certo contestatarie dell’organizzazione culturale delle classi dirigenti, e trova una sua più importante valenza in Carlo Dossi nella cui espressione letteraria troviamo una straordinaria vena poetica e profondi risvolti psicologici.

E’ fondamentale qui comprendere il rapporto che esiste tra lato psicologico, luogo di vita e immagine dell’amore; per questo ho scelto come testo rappresentativo “Amori”, testo dove il Dossi fa una tavolozza di tutte le sue esperienze con personaggi femminili, quasi sempre scaturite da incontri puramente casuali e a volte immaginari, che si concretizzano in alcune azioni simbolicamente molto belle: il bacio ad una sconosciuta attraverso un vetro, scendere più volte le scale con una donna che non ha mai frequentato, ma il più struggente sentimento d' amore lo lega ad una sconosciuta fanciulla che tutte le sere suona il violino e della quale viene a conoscere il nome solo nel momento in cui smette di sentirne il suono. Girovagando per il quartiere si accorge che da un portone vicino al suo sta partendo il corteo funebre di una bambina, e nella corona sopra il feretro scorge la scritta “ad Elvira, le sue compagne di scuola" e capisce così che...

A conclusione di “Amori” c’è l’incontro con Celeste che alcuni esperti hanno ritenuto essere “amore per sé stesso”, il dubbio è se fosse narcisismo o ermafroditismo.

Nella sua opera Dossi cita spesso uno dei più importanti esponenti della letteratura europea: Jan Paul, pseudonimo di Friedrich Richter, una delle figure più pure che anticipa il forte movimento del tardo romanticismo tedesco. Credo che non sia neppure oggi percepita l'analogia fra il tardo romanticismo tedesco ed il movimento degli scapigliati milanesi, sul piano cronologico relativamente vicini e identificabili su posizioni di forza contro la borghesia e i benpensanti, e contro il provincialismo ottuso, presenti nelle due espressioni . Oggi sarebbe ad esempio interessante avviare un parallelismo tra la “scapigliatura” e gli attuali “indignati”, anche se può apparire confronto azzardato.

Gli scapigliati facevano riferimento e contavano sulla padronanza di diverse importanti discipline, in un certo qual modo complementari, come la sociologia tedesca e francese, gli studi psicologici, dove emerge un grande personaggio fondamentale quale Franz Clemens Honoratus Hermann BRENTANO (che voleva inizialmente studiare in seminario ma che fu anche tra i sostenitori della non infallibilità del Papa) , di origine italiana e appartenente al ramo di Tremezzo dei Brentano e che rimane in Italia circa 20 anni. E sarebbe oggi opportuno studiare i collegamenti con la filosofia italiana. Franz Brentano fu il maestro di Edith Stein la carmelitana morta in un campo di concentramento nazista.

Il movimento degli scapigliati, che aveva tra l’altro la caratteristica di abbracciare una vocazione europeista, si conclude poi anzitempo con l’arrivo di un’altra teoria artistica: “il Futurismo” di Marinetti, che pur volendo agire in chiave europea tso esprime in una variabile estremamente nazionalistica che lo porterà poi ad essere addirittura strumento caratterizzante del fascismo.

Italo Gomez