"ai bambini"Cari bambini,
Vi racconto che cosa è il Cemat e perché oggi siamo qui a farvi giocare con la musica. La musica è una compagna bellissima, che può rallegrarvi per tutta la vita e noi vogliamo condividere con voi questa gioia. Il Cemat è una casa dove molti artisti ci fanno conoscere quello che hanno pensato per esprimere la loro musica. Un po’ di anni fa scrivevano su dei fogli appositamente dedicati al loro lavoro, con cinque righe dove disegnavano le note che volevano far risuonare, e anche i silenzi, e i ritmi. Decidevano su quali strumenti dovevano indirizzare le loro note, così sceglievano i timbri che volevano ascoltare. Un grande lavoro di costruzione, vedete, un po’ come fare l’architetto; loro disegnano spazi in cui vivere, il compositore disegna gli spazi della musica, musica da vivere. Oggi pochi usano ancora la penna (ce ne sono ancora, però) e la carta pentagrammata (appunto, cinque righe) perché ci sono i computer, e possono fare lo stesso lavoro di pensiero e di scelta al computer. Non solo, da oltre cinquant’anni il computer si è messo anche a produrre i suoni, tanti suoni, infinitamente ricchi. E voi capite che i compositori ne sono affascinati, ne inventano di tutti i colori, timbri nuovi, spesso dimenticano persino le note perché prendono al volo l’occasione di organizzare i suoni più disparati in un disegno musicale che va oltre il tempo e la melodia. Anche così la musica ha un impatto fortissimo su di noi; se lei è felice noi pure siamo contenti; se è triste ci si commuove, se è drammatica ci prendiamo paura. Fate un esperimento. Provate a sentire la colonna sonora di un film giallo (non a vederlo) e sarà la musica a condurvi alle emozioni, molto più che la proiezione muta. Se per tanti secoli la musica è arrivata al nostro orecchio per la linea del canto o la costruzione armonica delle grandi sinfonie oggi abbiamo qualcosa in più, abbiamo capito che si può avere musica non solo dalle note musicali ma con l’ambiente che ci circonda, coi suoni di tutti i giorni, con l’organizzazione di timbriche infinite. Il compositore – forse un po’ immodestamente… ma sapete, loro sono così! – si fa interprete di tutta la gamma dei suoni del mondo. Vi par poco? E così ora possediamo la musica che si capisce con l’orecchio e un’altra che si percepisce con l’immaginazione, che ciascuno di noi può arricchire di significato. Il Cemat vuol dar spazio a tutti voi per questa nuova dimensione della musica; inizia con oggi una avventura di scoperte e di percorsi che andrà avanti nel tempo, per farvi incontrare quanta più musica potremo, specialmente composta dai nostri artisti italiani e non solo. E che bella cosa cominciare proprio da VOI! Costruiremo ancora tante favole e tanti ascolti che speriamo vadano a esser custoditi nella cassaforte dei vostri patrimoni più belli. Gisella Belgeri |