" le Beate"La sacra drammaturgia dedicata a Madre Laura Mon- toya Upegui e a Madre Teresa di Calcutta intende evidenziare il rapporto che le due Beate hanno avuto con il territorio in cui hanno operato sottolineando l�instancabile impegno verso i pi� poveri che ha carat- terizzato le loro esistenze. I destinatari di questa atti- vit� sono stati soprattutto il mondo indiano e la real- t� aborigena dell�America Latina. Dallo studio di que- ste importanti figure femminili emerge un rapporto moltosimile con la povert�, anche se le due donne vivono in epoche distanti una trentina d�anni (Madre Teresa nasce nel 1910 e si spegne nel 1997; Madre Laura nasce nel 1874 e muore nel 1949), ma sono accomunate da un processo di beatificazione consecu- tivo (2003 per Madre Teresa, 2004 per Madre Laura) in entrambi i casi avviato da Papa Giovanni Paolo II. La sacra drammaturgia nasce dal dialogo tra due per- sonaggi femminili che espongono la loro esistenza attraverso cinque capitoli tematici: Il motivo della loro visione Il primo scontro con gli altri L�incontro con la povert�: le �suore capre� per Madre Lau- ra e la �povera tra i poveri�, Madre Teresa di Calcutta Chi siamo noi e chi siete voi, sorelle accanto a noi Madre Laura: �suora leonessa� � Madre Teresa, la forza della fede. La grande novit� che caratterizza le due donne e che la drammaturgia intende sottolineare � il grande rico- noscimento e l�estremo rispetto delle due Beate nei confronti delle culture con cui entrano in contatto. �Il mondo ha bisogno di santi che abbiano un genio, come una citt� colpita dalla pestilenza ha bisogno di medici�(Simone Weil) �Forse, dopo molti anni di lavoro secondo la nostra maniera, da religiose capre, si riuscir� a guadagnare la fiducia degli indios. Per� anche allora ci sar� la neces- sit� di avere, oltre le religiose incaricate dei bambini, le capre che lavorino inseguendo gli adulti tra le selve perch� non manchino gli indios.� (Madre Laura) �I poveri non hanno bisogno della nostra commisera- zione. I poveri hanno bisogno del nostro aiuto e del- la nostra assistenza. Quello che essi ci danno � pi� di quello che noi diamo loro. Cristo ha detto �Ebbi fame e mi deste da mangiare�. Aveva fame non solo di pane, ma di un amore che faccia comprendere di essere ama- ti, di essere conosciuti, di essere qualcuno per qualcu- no. Era nudo non solo di vesti, ma anche di dignit� umana, per l�ingiustizia che si fa ai poveri i quali ven- gono disprezzati perch� sono poveri. Cristo ha cono- sciuto l�abbandono dei carcerati, degli esclusi, degli indesiderati, di quelli che camminano per il mondo privi di ogni assistenza.� (Madre Teresa) |