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"santi Cirillo e Metodio"

Santi Cirillo e Metodio

Omaggio dedicato ai due fratelli Santi Cirillo e Metodio, che nel 1980 sono stati dichiarati da papa Giovanni Paolo II compatroni d�Europa insieme a San Benedetto.Se il Santo di Montecassino ha rinnovato e diffuso in tutto il mondo il monachesimo occidentale, i due fratelli hanno contribuito a dare un�unit� all�Europa cristiana orientale, grazie alle loro missioni evangelizzatrici e alla loro opera di traduzione dei libri sacri in lingua slava.Uno degli obiettivi primari del loro impegno � stato quello di creare un sistema grafico, l�alfabeto glagolitico, che con successive modifiche diventer� l�alfabeto cirillico tuttora in uso nei paesi di lingua slava, che fino a quel momento non avevano una letteratura. La preoccupazione di Cirillo fu, da subito quella di poter predicare con l�ausilio dei libri, altrimenti sarebbe stato � cos� si espresse egli stesso, � come �scrivere sull�acqua�.

IL LIBRO SLAVO
La Vita di Costantino narra che quando il Filosofo ricevette l�incarico di predicare tra gli Slavi egli domand� all�imperatore: �Ma chi pu� scrivere le sue parole sull�acqua?� Secondo il Racconto di come San Cirillo compose agli Sloveni le lettere secondo la loro lingua, gli Slavi prima di essere cristiani non avevano n� libri n� scrittura, ma leggevano e indovinavano servendosi di solchi e righe. Quando tentarono di scrivere la lingua slava con caratteri romani o greci senza modificarli trovarono grosse difficolt�, finch� Costantino, (Cirillo) il Filosofo, cre� per loro trentotto lettere: alcune secondo il modello delle lettere greche, altre secondo la lingua slava.
I caratteri glagolitici erano �geniali, maestosi e belli�. Non si pongono sulla linea sottostante, ma si appoggiano a una riga sovrastante, da dove pendono come �grappoli d�uva�, secondo uno stile antichissimo, preeuropeo. Foneticamente essi traducevanoin maniera perfetta le voci slave. L�alfabeto cirillico moderno non � lo stesso inventato da San Cirillo, ma si svilupp� probabilmente in Bulgaria sin dalla seconda met� del IX secolo. Il cirillico � pi� semplice del glagolitico, con influenze dal greco, pi� facile da incidere su pietra o metallo. A partire dalla fine del X secolo, si diffuse anche in Russia per opera di missionari bulgari che vi portarono i loro libri.
La nascita del libro slavo segna dunque una nuova tappa nella diffusione del messaggio evangelico. Esso fu anche il frutto di una rigorosissima disciplina filologica illustrata dallo stesso Cirillo. Egli afferma, tra le altre cose, che occorre studiare e valorizzare tutto, anche il pensiero degli eretici, perch� dappertutto c�� un po� di verit�. Inoltre, nella traduzione, dichiara di essersi sforzato di riprodurre non solo le parole, ma lo stesso senso dell�originale. Emerge con chiarezza lo sforzo di capire, tradurre e comunicare il senso, l�intelligenza autentica alle pi� sfumate distinzioni e scelte filologiche, le quali a loro volta presuppongono la pi� perfetta dimestichezza con le due lingue, nonch� una profonda preparazione scientifica, spirituale e teologica.