"Gabriele Ferro"Direttore d’orchestra Caro Italo, Negli ultimi tempi è mancato nelle istituzioni teatrali il tuo grande peso artistico e la tua generosità e cultura ed anche l’organizzazione che riuscivi ad ottenere. Mi ricordo il tuo lungo periodo alla Fenice. L’apertura del Malibran, la Biennale. C’era un fermento incredibile e spettacoli eccezionali. Ricordo anche quelli fatti con me, eccone alcuni, Parsifal con Pizzi; Ferne Klang di Schrecker; le scene del Faust di Schumann con Puecher, poi Macbeth con Ronconi; Attila con le scene originali dell’Ottocento del Prima, i tanti Rossini e tantissime altre. Concerti di musica contemporanea e lavori antichi riportati alla luce, insomma la Fenice era, quando c’eri tu, diventato un vero Teatro Internazionale. Io che dirigevo in Europa ed in America sentivo i commenti positivi di tutti. Sono quindi pronto a seguirti in tutto quello che vorrai fare. Tuo Gabriele |