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"Sturm und Drang"

La prima parte del programma propone 5 pezzi dell�opera straordinaria di Franz J. Haydn Le Ultime Sette Parole di Cristo op. 51 in cui il concetto di St�rmer und Dr�nger si trasferisce ad una forte senso religioso .
Haydn � leggermente successivo al fiorire dello Sturm und Drang , nell�opera � molto chiaro il rapporto della trasmissione dell�emozione legato all� evento della crocifissione.
Come � noto la prima esecuzione di quest�opera era stata commissionata ad Haydn nel 1785 dal vescovo di Cadice in Spagna. Il risultato fu �Sette sonate con un�introduzione ed al fine un terremoto�, che vennero eseguite probabilmente il venerd� santo del 1786 nella chiesa sotterranea di Santa Cueva. Haydn commenter� pi� tardi quell�evento: �Era tradizione eseguire, nella cattedrale di Cadice, durante il periodo quaresimale, un oratorio. I muri e le finestre e le colonne della chiesa venivano coperte con dei drappi neri e solo un grande lampadario centrale illuminava il buoi pi� profondo. A mezzogiorno tutte le porte venivano chiuse e la musica prendeva inizio. Dopo un preludio appropriato, il vescovo saliva all�ambone e pronunciava una delle sette parole, commentandola. Al termine del sermone scendeva dalla sede e raggiungeva l�altare, prostrandosi dinnanzi al crocifisso. La musica veniva suonata successivamente � in queste pause � e cos� via per tutte le sette parole. La mia composizione si innesta conformemente in questa pratica�.
L�esecuzione dell�opera ebbe un tale successo da convincere Haydn, in seguito di predisporre parecchie altre revisioni strumentali.
L�introduzione propone in sintesi l�intero andamento drammaturgico della Passione di Cristo; Haydn oltre a concretizzare il senso della drammaturgia inserisce dei �segnali� che appaiono evidenti in tutta l�opera. Il tema della domanda ha una prima risposta e questo accade sino alla fine, c�� una continua alternanza fra la domanda e la risposta. Haydn propone l�esistenza del dramma �umano di Cristo�, domande sul suo significato,  riflessioni su Cristo uomo che s�identifica con l�umanit�, con tutti gli aspetti positivi e negativi che si susseguono, il dubbio nei confronto del Padre  (la sua esistenza!) ma anche la certezza della fede e da qui infine la consapevolezza e la serenit� di Cristo.

La seconda parte dell�esecuzione riunisce tre composizioni il cui il movimento lento � elemento essenziale della comunicazione musicale
Il primo pezzo � la Meditazione di Jean-Joseph Lekeu. Fa parte di un gruppo di opere composte da Lekeu in giovanissima et� (nasce a Heusy in Belgio nel 1870 e muore nel 1894 a soli 24 anni). Compositore di immaginazione fervida, in cui l�espressione e dunque il coinvolgimento emozionale sono evidentissimi  e di cui lui stesso � consapevole. Si autodefinisce in alcuni pezzi con il suo linguaggio multi forme come un essere �in cui si toccano mille sentimenti....gioie infantili visioni di albe e primavere e le malinconie degli autunni�, le sue opere in effetti presentano questa alternanza continua di sentimenti.
La seconda opera Langsamer satz � di Anton Webern, autore fondamentale per la musica del �900.
Nato nel 1883, muore nel 1945 assassinato da un soldato tedesco. in una situazione ancora oggi poco chiara. Allievo di A. Schoemberg crea un linguaggio musicale dall�enorme concentrazione di idee e con una comunicazione altrettanto intensa in contrasto con la durata dei suoi pezzi brevissima
Gli insegnamenti della �scuola di Vienna� (Schoemberg e i suoi allievi Berg e Webern) introducono una rivoluzione per tutta la musica del �900 ma � in Weberrn che si raggiunge una sintesi totale fra linguaggio musicale e comunicazione .L�adagio che si ascolta � stato scritto nel 1905 (il primo anno di studi con S. ) esprime in modo chiaro e con una grande capacit� di sintesi gli ultimi sprazzi di romanticismo che malinconicamente descrivono un mondo che finisce.
E� un�opera che esprime una grande voglia di essere nel romanticismo e un aneddoto racconta che probabilmente egli l�ha immaginata dopo una passeggiate in un bosco con uno dei suoi amori giovanili
Il terzo brano che verr� eseguito � l�Adagio di Samuel Barber. Compositore americano nato nel 1910 e morto nel 1981  � vissuto diversi anni in Italia partecipando pi� volte al festival di Spoleto, grande amico di Menotti compone questo brano nel 1936, durante un soggiorno europeo .
Il Quartetto opera 11, di cui viene eseguito il secondo tempo, l�adagio , diventa famosissimo per la sua forte carica malinconica ed espressiva anche accentuata nella trascrizione per orchestra che ne fece Toscanini.

All�ascolto sono tre opere che pure a distanza una dall�altra di pi� di trent�anni sono legate da un filo conduttore che � quello del desiderio dei compositori di trasmetter al pubblico le proprie emozioni