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"A Dallapiccola e Petrassi"

COMO, 21 ottobre 2004
XXXVIII Festival Internazionale Autunno Musicale a Como

Creativit� in Italia fra le due guerre

Omaggio alla creativit� di Luigi Dallapiccola e Goffredo Petrassi
in occasione delle celebrazioni del centenario delle nascite

Teatro Sociale di Como - Sala Giuditta Pasta ore 17.00
Conferenza introduttiva
Proiezione del documentario:
L'ANIMA E LE FORME - IN RICORDO DI GOFFREDO PETRASSI
di Daniela BRUNI
Produzione RAI INTERNATIONAL

Teatro Sociale di Como - Sala Bianca del Casino Sociale ore 21.00
Assegnazione del Premio Cosima Listz 2004

Concerto
Luigi Dallapiccola (1904-1975)Piccola Musica Notturna (1954)
per flauto, oboe, clarinetto, arpa, celesta, violino, viola, violoncello (8')

Francesco Antonioni
Blues, in memoriam Luigi Dallapiccola (2002)
per pianofore o pf elettrico (4')

Goffredo Petrassi (1904-2003)
Due liriche di Saffo (1941)
nella traduzione di Salvatore Quasimodo
per voce e pianoforte (7')

Luigi Dallapiccola
Divertimento in quattro esercizi (1934)
per voce di soprano, flauto
(con ottavino), oboe, clarinetto, viola e violoncello (12')

Goffredo Petrassi - Mauro Cardi
Souffle 1.2 (1969/2004)
per flauto e ensemble (clarinetto in Sib e piccolo, corno, violino, viola, violoncello e percussioni) (11')

Goffredo Petrassi - Matteo D'Amico
Nunc et� (1971/2004)
per chitarra e ensemble
(flauto, violino, viola, violoncello e percussioni) (8')

Goffredo Petrassi - Michele dall'Ongaro
Elogio per un'ombra 1.2 (1971/2004)
per violino e ensemble (flauto, clarinetto, corno, violino, viola, violoncello, vibrafono) (15')

Marco Angius direttore

Solisti:
Giorgia Milanesi voce
Arturo Tallini chitarra
Marco Rogliano violino

SIXE Ensemble-Suono Italiano per l'Europa
Daniela Cammarano violino
Federico Serafin viola
Leonardo Sesenna violoncello
Luca Bellini flauto (solista nel brano di Cardi)
Simone Sommerhalder oboe
Manuel Elisei clarinetto
Giuseppe Russo corno
Annalisa De Santis arpa
Claudio Piselli percussioni
Luca Ciammarughi pianoforte

L'ANIMA E LE FORME - IN RICORDO DI GOFFREDO PETRASSI
di Daniela BRUNI
Nell'ultimo periodo della sua vita l'insigne musicista e compositore Goffredo Petrassi non rilasciava pi� interviste; da questa sua riluttanza e riservatezza � scaturita l'idea di raccontare il grande Maestro in maniera inconsueta e originale, attraverso un documentario costruito come una video-partitura di frammenti di sue musiche, di colori, di forme astratte, di quadri, di rumori attraverso i quali descrivere l'intimit� dell'uomo e la forza delle sue grandi passioni di tutta una vita: l'arte astratta e la musica.
Produzione RAI INTERNATIONAL

Luigi Dallapiccola (Pisino d'Istria 1904 - Firenze 1975)
Nel 1912 comincia gli studi di teoria e di pianoforte e nel 1917, in seguito alla collocazione a riposo del padre, dichiarato 'politicamente infido', � costretto a trasferirsi con la famiglia a Graz. Nel 1922 si trasferisce a Firenze dove prosegue gli studi al Conservatorio, conseguendo il diploma di pianoforte nel 1924. L'ambiente fiorentino diventa determinante per la sua formazione, e anche la sua carriera concertistica come pianista acquista vigore; grande rilievo assume anche un viaggio a Berlino e a Vienna nel 1930. All'inizio degli anni Trenta comincia la collaborazione con il violinista Sandro Materassi (che si trasformer� in una quarantennale amicizia fraterna) e nel 1932 consegue il diploma di Composizione.
Nel 1934, ottiene la cattedra di Pianoforte Complementare al Conservatorio "Cherubini" di Firenze. Nel 1938 sposa Laura Coen Luzzatto e in quegli anni la sua attivit� lo porta spesso a lavorare all�estero. Accanto ai lavori vocali prendono corpo le composizioni teatrali, la cui prima realizzazione si esprime nell�opera Volo di notte. Nel 1939 viene nominato Accademico di Santa Cecilia e l'anno successivo � chiamato ad occupare "per meriti eminenti" la cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Firenze.
Gli anni della guerra rappresentano un periodo di grande angoscia e sofferenza e la liberazione di Firenze l'11 agosto 1944 viene accolta con gioia estrema: rinuncia alla cattedra di Composizione e torna a insegnare Pianoforte Complementare; il primo dicembre nasce la figlia, che viene chiamata Annalibera.
Riprendono i contatti internazionali e per la prima volta oltre oceano vengono eseguite le sue musiche; inizia nello stesso periodo a collaborare alla pagina musicale de �Il Mondo� diretto da Alessandro Bonsanti.
Cresce la sua fama internazionale e durante il suo secondo viaggio negli Stati Uniti incontra Thomas Mann, che ricambier� la visita a Firenze nel 1954; ancora a New York conosce Toscanini e si reca poi in automobile in Messico dove assiste a un concerto per la prima volta dedicato interamente a musiche sue.
Nel 1953 viene nominato socio della Bayerische Akademie der Sch�nen K�nste di Monaco; successivamente trascorre un anno negli StatiUniti, docente al Queens College di New York e nello stesso periodo i suoi Cinque canti hanno la loro prima esecuzione alla Library of Congress di Washington. Ritorner� negli Stati Uniti nel 1959, per la quarta volta, dove insegner� ancora al Queens College di New York e quindi all'University of California di Berkeley.
Nel marzo 1962 Dallapiccola � fra i relatori di un corso di orientamento per docenti di lettere organizzato dal Gabinetto Vieusseux insieme al Ministero della Pubblica Istruzione. Nel 1964 a Braunschweig gli viene conferito il "Premio per la musica Ludwig Spohr". Insegna per un breve periodo in Argentina, quindi torna ancora negli Stati Uniti e su incarico della Library of Congress scrive Parole di San Paolo.
Nel settembre 1967 si congeda dall'insegnamento al Conservatorio; la EMI incide suoi lavori e a Berlino cominciano i preparativi per l'Ulisse � alla cui elaborazione si era dedicato quasi esclusivamente a partire dal 1960 � che viene messa in scena un anno dopo, il 29 settembre 1968, in lingua tedesca, alla Deutsche Oper di Berlino.
Il 13 settembre 1970 l'Ulisse viene rappresentato per la prima volta in Italia al Teatro alla Scala di Milano. Raccoglie nel volume Appunti incontri meditazioni, edito dalla Suvini Zerboni, saggi, scritti di diario e conferenze.

Riceve numerosissime onorificenze e inaugura a Empoli, con una prolusione, le celebrazioni per il cinquantenario della morte di Ferruccio Busoni, il cui pensiero rappresenta uno dei punti di riferimento pi� importanti per il suo lavoro e per la sua formazione.
La notte del 18 febbraio 1975 viene nuovamente colpito da edema polmonare: muore il giorno dopo.

Goffredo Petrassi (Zagarolo, Roma, 1904-2003)
Si diploma al Conservatorio di Roma, all�inizio degli anni Trenta, in composizione e organo.
Con Partita per orchestra del 1932, considerata caposaldo del suo periodo neoclassico, Petrassi raggiunge la fama internazionale, vincendo l�anno successivo il primo premio alla Rassegna di musica contemporanea del Sindacato nazionale musicisti. Dalla met� degli anni Trenta prende avvio la fase del �barocco romano�, quando Petrassi, oltre che alle innovazioni di Stravinskij e Hindemith, Malipiero e Casella, si interessa alla musica del Cinquecento e Seicento, con opere intensamente suggestionate dall�arte barocca e controriformista romana come Salmo lX , Magnificat e Quattro inni sacri.
La produzione successiva, a partire dal Coro di morti composto all�inizio della guerra su una poesia di Leopardi, il Dialogo di Federico Ruysch, prende le distanze da quella dimensione compositiva, mentre l�atteggiamento di Petrassi si fa sempre pi� libero e autonomo nella scelta dei materiali tecnici e linguistici, avvicinandosi al filone espressionistico e atonale. Tale percorso � ben riassunto dalla serie degli otto Concerti per orchestra composti nell�arco di un quarantennio, dal 1934 al 1972, in cui dalle iniziali influenze stravinskiane si giunge ad uno sperimentalismo pi� avanzato estraneo per� a tentazioni dodecafoniche.
Un grande impegno morale e spirituale nutre molte sue composizioni, dalla cantata Noche oscura su versi di Giovanni della Croce ai Mottetti della Passione, da B�atitudes: testimonianza per Martin Luther King a Orationes Christi, dal Propos d�Alain, ispirato al pensiero del filosofo francese Emile Auguste Chartier, all�Elogio per un�ombra.
Il suo magistero ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per la vita musicale italiana non solo come fonte di mestiere e dottrine, ma anche come esempio di vivacit� intellettuale.
Goffredo Petrassi � stato un docente molto seguito e generoso, professore al Conservatorio romano dal 1939, ha poi tenuto la cattedra del corso di composizione dal 1958 al 1974 all�Accademia di Santa Cecilia.
Una grande curiosit� intellettuale ha spinto Petrassi a cimentarsi anche con il teatro musicale: La follia di Orlando e Ritratto di Don Chisciotte, nati dalla collaborazione con il coreografo Aurel Millos, Il Cordovano tratto da Cervantes e Morte dell�aria su libretto di Toti Scialoja.
Sono da ricordare anche le sue collaborazioni con il cinema per il quale ha composto le colonne sonore di Riso amaro e Non c�� pace tra gli ulivi di Giuseppe De Santis, Cronaca familiare di Valerio Zurlini e La pattuglia sperduta di Piero Nelli. Tra le opere ultime Poema e Tre cori sacri.

Curriculum

Suono Italiano per l�Europa - SIXE
Suono Italiano per l'Europa - SIXE � una sigla nata per evidenziare un'azione che disegna un cerchio virtuoso intorno all'esperienza di giovani musicisti italiani di talento che si confrontano con la realt� europea.
I componenti sono scelti tra i finalisti della EUYO (European Union Youth Orchestra), selezionati in tutta Italia dalla RAI e dalla Fondazione Scuola di Musica di Fiesole sotto gli auspici del Ministero degli Affari Esteri. Recentemente le finali sono state aperte anche alla Jugend Mahler Orchestra e all�Orchestra Mozart dell�Accademia Filarmonica di Bologna.
Suono Italiano per l'Europa - SIXE � un'attivit� promossa dalla Federazione Cemat (da qualche anno partner delle selezioni italiane) che ha solo quattro anni di vita ma una serie di traguardi importanti, tra stage e concerti (tre edizioni a Santa Severina, Festival Janacek in Moravia, Celebrazioni dei 300 anni della fondazione di San Pietroburgo, Tourn�e a Stoccolma, riapertura del Museo del Teatro alla Scala a Milano, Concerti per il Vicariato al Pantheon e nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, presenze a Taormina e altri festival italiani e, pi� recentemente, partecipazione al Progetto Sport e Cultura per la Pace, negli Episodi della Toscana, di Cipro ed Egitto). Nel 2002 i membri del SIXE hanno ricevuto dal Capo dello Stato le Benemerenze della Cultura.
Attivi sinora come direttori principali Jan Latham Koenig, Marcello Bufalini, Gareth Hancock; come tutor Max Sommerhalder, Silvano Scanziani, Judith Hall, Alina Company, Pietro Scalvini.
Il repertorio sin qui approfondito � di dimensione internazionale e spazia dal tardo barocco/classico alla fine ottocento e quindi sugli autori contemporanei.
SIXE opera in quanto orchestra da camera o anche nella suddivisione per ensemble che vanno dal quintetto di fiati, ensemble di ottoni, ottetto d'archi, gruppi misti con o senza pianoforte e percussioni, con eventuali solisti vocali o strumentali.
Nel 2001 � stato prodotto il documentario Anno Zero del regista Angelo Bozzolini, a cui � seguito Un Capodanno di Musica del regista Theo Eshetu, in preparazione Apollo e Dafne di Haendel sempre a cura di Angelo Bozzolini.

Marco Angius (Civita Castellana, 1969)
Ha compiuto gli studi di pianoforte, composizione e direzione d'orchestra presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma. All'et� di ventidue anni, si laurea con lode presso la Facolt� di Lettere dell'Universit� di Bologna con una tesi sulle opere per pianoforte di Salvatore Sciarrino. Viene selezionato presso il Laboratorio Lirico di Alessandria dopo aver eseguito a memoria B.A.C.H. di Aldo Clementi. Assistente di Bruno Aprea al festival di Martinafranca, al Wexford Festival Opera in Irlanda (Iris di Mascagni) e al Teatro Belli di Spoleto (Traviata di Verdi). In seguito, nel 1994, realizza la prima revisione moderna dell'opera Amor vuol sofferenza di Leonardo Leo per il Festival Internazionale di Martina Franca. Ha anche diretto ed avviato numerose collaborazioni con Orchestra Citt� di Ferrara, Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, Nuova Orchestra Scarlatti, Roma Symphonia, Orchestra Regionale del Lazio, Gruppo Strumentale Musica d'Oggi, Civitafestival, Nuova Consonanza, Romaeuropa 2000 ed altre.
Si dedica con sempre maggiore interesse al repertorio moderno e contemporaneo (produzioni di Le marteau sans ma�tre di Pierre Boulez e del Pierrot Lunaire di Schoenberg). Nell�agosto del 2000 dirige presso il Festival delle Nazioni di Citt� di Castello gli Studi per l'intonazione del mare di Salvatore Sciarrino per cento flauti, cento sax e solisti ottenendo enormi consensi di pubblico e critica.
Dal 1997 insegna direzione d�orchestra in vari Conservatori italiani (Roma, Foggia e, per lungo tempo, Matera); nel 2003 inizia la collaborazione con l�Arts Academy di Roma. Dal 2002 � direttore musicale dell�ensemble Algoritmo. Scrive inoltre saggi di musica antica e contemporanea per Hortus Musicus.